Archivio di Stato di Belluno
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Descrizione
Con l’istituzione dell’Archivio di Stato di Belluno (1° dicembre 1973) l’attività delle Commissioni di sorveglianza sugli archivi degli Uffici statali della provincia, già iniziata negli anni precedenti, procedette con la predisposizione dei versamenti del materiale documentario anteriore al quarantennio. Contemporaneamente venne avviata una puntuale ricognizione in altri Archivi di Stato e Istituti di conservazione per verificare la presenza di materiale da trasferire all’Archivio di Stato di Belluno.
Nel 1978 furono acquisiti per primi gli atti del Distretto Militare e successivamente quelli della Prefettura, mentre una gran mole dei versamenti si ebbe nel corso degli anni ’90. Nel 1994 l’Archivio notarile distrettuale ha versato gli atti dei notai di Belluno e provincia rogati a partire dal secolo XV fino all’età napoleonica.
Cospicui trasferimenti si ebbero inoltre dagli Archivi di Stato di Venezia (Podestà e capitanio di Belluno; ASBL - Podestà e capitanio di Belluno, Raspe e sentenze criminali, reg. 12, podestà Bernardino Priuli (1566-1567).Catasto c.d. napoleonico; Stato civile; Ruoli matricolari del Distretto Militare), Treviso (Confraternite e corporazioni; Livinallongo-Ampezzo) e Trento (Catasto c.d. austriaco, serie K e OC).
L’Archivio ha acquisito altresì alcuni fondi archivistici appartenenti a privati, di notevole interesse per la storia della provincia di Belluno, come quelli delle famiglie Doglioni, Miari e della Banca Prosdocimi. Le ultime acquisizioni (2002) riguardano infine il patrimonio documentario di alcune importanti corporazioni religiose soppresse del Bellunese, proveniente pure dall’Archivio di Stato di Venezia.
Tutte le informazioni relative ai fondi sono reperibili consultando la pagina dedicata a questo Istituto nel sito SIAS (Sistema Informativo degli Archivi di Stato) - Archivio di Stato di Belluno.
Sede
L’Archivio di Stato si trova in uno dei più bei palazzi del centro cittadino. L’edificio fu per secoli sede della ‘Scuola’ (confraternita laicale) dei Flagellanti di Santa Maria dei Battuti ed è adiacente alla chiesa omonima. Sorto nell’Italia centrale nel 1260, il movimento dei Flagellanti si diffuse rapidamente verso nord. L’istituzione della confraternita a Belluno e la redazione della relativa mariegola (matricola) datano al 1310.
La Scuola, d’impianto trecentesco, pur avendo subito vari rimaneggiamenti, conserva ancora molteplici decorazioni ad affresco del tardo secolo XV, nonché – della stessa epoca – una ricca serie di formelle (tavolette) lignee dipinte inserite tra le antiche travi del soffitto, che rappresentano rare testimonianze del perdurante gusto gotico in città.
In seguito alle soppressioni napoleoniche delle congregazioni religiose, l’edificio divenne di proprietà demaniale (com’è ancor oggi) e fu destinato ad ospitare l’Archivio notarile distrettuale dal 1806 al 1971. Nel 1973 venne consegnato in uso al Ministero dell’Interno, come sede per l’Archivio di Stato che, istituito in quello stesso anno, era provvisoriamente ospitato nella locale Prefettura. La nuova sede fu effettivamente occupata nel 1976 e successivamente interessata da laboriosi interventi di consolidamento statico e ristrutturazione dei depositi e della sala di studio.