Museo dell'Occhiale
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Descrizione
Nel 1987 fu acquistata la collezione dell'ottico belga Georges Bodart. Si tratta di 1600 pregevoli pezzi tra occhiali, lenti, astucci, binocoli, insegne, cannocchiali, ventagli, statuette e volumi d'epoca, provenienti soprattutto dalla Francia.
L'arco temporale rappresentato dagli oggetti è compreso tra il XVI secolo e gli anni Cinquanta del '900.
Successivamente il patrimonio venne incrementato con la donazione della raccolta di De Lotto che già a partire dagli anni Cinquanta si dedicò allo studio dell'origine e dell'evoluzione dell'occhiale, raccogliendo reperti e documenti.
Qualche anno più tardi il patrimonio oggettuale venne arricchito da materiali (tra cui numerosi esemplari di occhiali orientali) provenienti dalla raccolta dello studioso Luca Moioli.
Per documentare gli aspetti legati alla storia dell'ottica dal secolo XIX agli anni '60 del Novecento vennero acquisite, a fine anni '90, la collezione dell'ottico parigino Jean Bernard Weiss, con materiali di prevalente provenienza tedesca, e quella della fabbrica di lenti dell'Esercito Italiano di Roma.
Altrettanto importante per la documentazione dell'evoluzione tecnologica nella produzione di occhiali, astucci e lenti in Cadore tra la fine del secolo XIX e gli anni Sessanta del '900, è la collezione di Giuseppe Del Favero, di Calalzo di Cadore, diventata proprietà del Museo nel 2001. Si tratta di macchine, strumenti, un'intera fucina, prodotti semilavorati, occhiali e astucci raccolti dal Del Favero a partire dai primi decenni del 900 e fino agli anni Sessanta.
Sede
Nel 1956, in concomitanza con i Giochi Olimpici Invernali, fu inaugurata a Pieve di Cadore la prima "Mostra dell'occhiale attraverso i secoli", poi riproposta nel 1959 all'Università di Padova. In quell'occasione il curatore, Enrico De Lotto, auspicò l'istituzione di un Museo Nazionale dell'Occhiale in Cadore. Il sogno dello studioso cadorino si sarebbe realizzato molti anni dopo la sua morte, anche grazie all'impegno di Vittorio Tabacchi, presidente della SAFILO, appassionato collezionista di occhiali, che si attivò per l'acquisizione di alcune importanti collezioni.
L'azione congiunta della Regione del Veneto, della Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno Ancona, della Comunità Montana Centro Cadore e di altri enti e associazioni, quali l'ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), il Banco Ambrosiano Veneto, la Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato di Belluno, il Consorzio Occhialerie Bellunesi, la Provincia di Belluno, l'Assindustria Belluno-SIPAO e la Banca Popolare di Novara, consentì, nel 1990, l'inaugurazione del Museo dell'Occhiale a Tai di Cadore.
La gestione del Museo venne affidata al Centro Servizi Occhialeria fino al 1996, quando fu istituita la Fondazione Museo dell'Occhiale riconosciuta successivamente come ONLUS.
La volontà di dare una collocazione più adeguata a questo ricco patrimonio oggettuale e documentario portò, nell'agosto 2007, all' apertura del nuovo Museo dell'occhiale nel palazzo denominato COS.MO (Centro Operativo Servizi Museo dell'Occhiale) a Pieve di Cadore.
Orari di apertura
25 luglio / 13 settembre 2015:
tutti i giorni
10.00 - 18.30
14 settembre 2015 / 6 gennaio 2016:
da martedì al sabato
9.30 - 12.30 e 15.30 - 18.30.