Storie che scorrono

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Classe II B Istituto Tecnico Commerciale Colotti
Classe II B Istituto Tecnico Commerciale Colotti
Utenti
Classe II B Istituto Tecnico Commerciale Colotti di Feltre
Data di realizzazione
Aprile 2016
Tema
Acqua e leggende

Breve descrizione

Storie che scorrono

Anguane, basalisch, caore barbane, e molti altri esseri fantastici hanno popolato e “umanizzato” per secoli luoghi appartati e misteriosi delle nostre vallate (grotte, laghetti, sorgenti, anfratti, …). Sulle tracce di questi personaggi mitici che animavano l’immaginario popolare nasce Storie che scorrono, uno storytelling multitematico che la classe ha svolto come “unità di apprendimento” di geografia del paesaggio.  Il percorso da una lato ha toccato i temi del patrimonio orale locale attraverso la visita alle sale del Museo della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi; dall’altro ha approfondito l’habitat singolare delle sorgenti pietrificanti e della grotta di travertino, attraverso un’escursione da esploratori temerari.

L’acqua è stata quindi lo scenario ideale delle storie rievocate. La troviamo nelle narrazioni di Guerrino, un anziano di Cesiomaggiore che ha dato la possibilità ai ragazzi di essere per un giorno etnografi, pronti a documentare i suoi avvincenti racconti sull’incontro col Basalisch e sulle temibili Vane di Cullogne. Ma l’acqua fa anche da sfondo all’intervista di Luigia Ampezzan, che narra di figure femminili intente nel bucato ma coi piedi rovesciati, che una parte della classe ha potuto ascoltare e trascrivere, muovendo i primi passi nell’Archivio Sonoro di Seravella. E l’acqua infine è stato l’elemento di unione per lo studio dei processi biochimici della formazione della grotta di travertino, e per curiosare le credenze legate alla Caora barbana che si narrava abitasse proprio in questi anfratti. I ragazzi, ascoltatori attenti, hanno dato voce non solo alle narrazioni ma anche ai loro narratori, documentandone la prossemica attraverso una galleria fotografica, compilando carte d’identità dei personaggi evocati e reinserendoli nel loro luogo di origine, attraverso la tecnica del fotomontaggio.

Ne emerge una lettura dei paesaggi umidi diversificata, che cambia a seconda dell’osservatore: una grotta inavvicinabile per tutti i fanciulli timorosi e memori della storia della caora barbana o un luogo imperdibile, sogno ardito per ricercatori a caccia di peculiarità naturali.

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Crediti

Studenti

Bellumat Angela, Biasion  Giulia, Ceban  Cristian, Corrado M. Chiara, Cossalter  Chiara,  De Bortoli  Francesca, Fent  Silva, Froner Sara, Manganella  Ilaria, Marchetti  Irene, Maso  Andrea, Mezzacasa  Ilaria, Molla Elisa, Monego  Camilla, Perenzin  Fiamma, Plazzoli  Melissa, Sadikoski  Isam, Smaniotto  Sara, Tonin  Maria, Trevisan  Tullia, Trevisan D’Inca’ Anna, Turra Aurora, Zannin  Michele.

Docenti referenti

Lando Toffolet

Operatori didattici

Francesca Barp, antropologa

Valentina De Marchi, antropologa

Giacomo Pompanin e Stefania Zardini Lacedelli, digital heritage educator

Bibliografia

DAL PAN CLAUDIA, Le anguane, magia appartenenza e identità nell’Oltrechiusa Ladina.

PERCO DANIELA (a cura di), Leggende e credenze di tradizione orale della montagna bellunese I e II

NARDO CIBELE ANGELA, Acque pregiudizi e leggende bellunesi

Ricerca Folklorica n.  51, Antropologia dell’acqua a cura di Nadia Breda, Grafo ed.

Ricerca Folklorica n. 36, Leggende. Riflessioni sull’immaginario a cura di Daniela Perco, Grafo ed.

Ringraziamenti

Museo Etnografico della Provincia di Belluno

Dott.ssa Daniela Perco

Guerrino Sanvido

Sandra De Bacco

Celestino De Bacco

Pierdomenico Piazza

Giovanni Zanella